1940-1943: gli anni bui

La prima società di rugby, denominata A.R. Rovigo, si affiliò alla Federazione Italiana Rugby nell’ottobre del 1940 e poche settimane dopo disputò il primo campionato di serie A. In seguito a un contenzioso disciplinare con la Fir il Rovigo abbandonò il torneo dopo la prima gara di ritorno, nel gennaio 1941. Già nell’autunno precedente, a causa di un accordo capestro con il Coni, il regime cessò di sostenere il rugby che sopravvisse a Rovigo tra guerra e povertà grazie ad Arrigo Menarello e Checco Battaglini, allenatori della squadra Gil. I “gillini” parteciparono ai campionati giovanili con grande coraggio e sfrontatezza, spesso in tredici o quattordici giocatori in distinta, persino in campo neutro, contro realtà molto più forti e organizzate, venendo eliminati più per indisciplina e squalifiche che per inferiorità in campo. Nella foto del 1942-43 (per gentile concessione di Gianni Zanella) si notino la semplice maglia bianca e alcuni atleti che reggono i pantaloni con mezzi di fortuna. Tra di essi Aldo Milani e Romildo Gabanella, primi due a sinistra in piedi, futuri giocatori della nazionale italiana.

20 - La formazione della Rugby Rovigo nel 1942-1943 (per gentile concessione di Gianni Zanella).

21 - "GIL Parma - GIL Padova" (La Gazzetta di Parma, 30 gennaio 1942). Il successo del Rovigo però venne tramutato, a causa di intemperanze dei giocatori, in sconfitta 6-0 a tavolino, 1 punto di penalità, 1 giornata di squalifica del campo, 2 giornate di squalifica ad Aldo Cecchetto e inibizione ad Arrigo Menarello come accompagnatore.