1938-1939: Baccarin e il titolo GIL a Forlì

Fu il padovano Isonzo Baccarin a trasformare il gioco rudimentale dei rodigini in un complesso capace di giocare un rugby solido e ruvido con i giocatori della mischia (Turcato, Nalio, Siligardi, Cecchetto, Maci), ma spettacolare ed efficace con i trequarti (Baccarin, Dall’Ara, Menarello, Melega). Fu il Rovigo che scalò le graduatorie tecniche giovanili e anche di simpatia tra gli addetti ai lavori e in federazione a causa dell’entusiasmo popolare che seppe suscitare nel biennio 1938-39. Fu il Rovigo i cui giocatori cominciarono ad essere chiamati ‘bersaglieri’ dai propri tifosi ed estimatori, e solo in seguito dalla stampa.

La stagione del 1938 vide i rossoblù mettere a segno un filotto di 19 vittorie consecutive tra amichevoli e campionato Gil, articolato in gironi di qualificazione piuttosto selettivi. La Gil Rovigo venne battuta dalla Gil Torino al termine di una doppia semifinale molto incerta e combattuta. Nella stagione seguente ci furono molti problemi ad ostacolare la marcia dei “bersaglieri”: Baccarin cambiò squadra, vari giocatori divennero fuori quota, ci furono molti infortunati. Nonostante ciò, trascinati in mischia da Maci Battaglini, Turcato e Nalio e nei trequarti da Campice, Schiesari e Vignaga, i rugbysti rodigini ebbero la meglio di Gil Torino e Gil Milano, conquistando il titolo italiano.

16 - La squadra del fascio giovanile di combattimento di Rovigo nella primavera del 1937.

17 - "Il secondo decisivo confronto fra i "quindici" dei Giovani fascisti di Padova e Rovigo" (Il Polesine Fascista, 19 marzo 1939).

18 - "Obbiettivi al lavoro. Allo stadio "Morgagni" di Folrì per la proclamazione della G.I.L. Rovigo campione d'Italia di pallaovale" (Il Polesine fascista, 30 aprile 1939).

19 - "La linea dei "tre quarti" brillante protagonista del successo. Da sinitra a destra: Vignaga, Natali, Campice, Vallini e Schiesari" (Il Polesine Fascista, 30 aprile 1939).