La Repubblica fascista dell’Himalaya

Bruno Fioratti nacque a Trecenta (Rovigo) il 22 luglio 1915. Diplomato al “Roccati” di Rovigo, al rugby arrivò concretamente solo al rientro di un duro periodo di prigionia. Ma era insieme a Dino Lanzoni fin dai tornei di pallavolo del 1933, e con Mario Lanzoni, Umberto Cecchetto, Bruno Passadore, Giordano Campice nei campionati regionali di basket e atletica. Tenente nella 2a Divisione Libica, in Cirenaica fino alla cattura, il 9 dicembre 1940, dai britannici ad Alam el Tummar, in Egitto. La prigionia di Fioratti iniziò in Egitto al campo di Geneifa: da lì a Suez con l’imbarco per la traversata fino a Bombay (oggi Mumbai) in India. Fioratti salì sui treni per Hydebarad, dove scesero i soldati semplici, quindi fece direzione nord fino a Dharamsala, ai piedi dell’Himalaya, nel campo 26 YOL (Young Officers Line), il campo per gli ufficiali.

Al momento dell’armistizio del settembre 1943, Fioratti scelse di rimanere nel gruppo dei cosidetti “Non collaboranti”, nel campo degli irriducibili in camicia nera, campo che venne ribattezzato dagli occupanti come ‘Repubblica fascista dell’Himalaya’. In questo campo i detenuti affrontarono una prigionia più severa e più lunga. Bruno Fioratti, infatti, venne liberato esattamente 6 anni dopo, arrivando nel porto di Napoli il 23 dicembre 1946.

Riprese la vita civile e ritrovò sui campi di rugby gli amici della pallacanestro, cercando il reinserimento in una realtà sociale, politica ed economica completamente diversa. Disputò 2 partite nel campionato 1946-47 e 11 in quello successivo.

1 - Cartellino di prigionia di Bruno Fioratti (ASRo, Distretto Militare, Fogli Matricolari, Classe 1915).

2 - Cartellino di prigionia di Bruno Fioratti, retro (ASRo, Distretto Militare, Fogli Matricolari, Classe 1915).