La fuga di Bagno

Giuseppe Bagno nacque a Lendinara (Rovigo) il 21 giugno 1921, esordì nel rugby ancora 17enne, giocò trequarti le due partite contro la Gil Udine, il quarto di finale contro la Gil Padova, guadagnandosi così il titolo italiano Gil. Non prese parte alle finali di Forlì, a causa dell’arruolamento nel 10° Reggimento di Fanteria “Regina”, in seguito di stanza a Kos, un’isola greca dell’arcipelago del Dodecaneso, a soli 5 chilometri dalla costa turca, occupata dalle forze nazifasciste durante la seconda guerra mondiale.

L’armistizio di Cassibile venne annunciato a Kos l’8 settembre, cogliendo tutti di sorpresa. Più di 1500 soldati inglesi sbarcarono sull’isola per aiutare i circa 4 000 soldati italiani a difendere il territorio dall’invasione tedesca. Che avvenne all’alba del 3 ottobre quando la 22ª divisione aviotrasportata tedesca, guidata dal generale Friedrich-Wilhelm Müller, sbarcò sull’isola. Durante la battaglia si verificarono episodi di tradimento e collaborazionismo, così, il 4 ottobre, gli anglo-italiani dichiararono la resa.

Furono fatti prigionieri 1388 inglesi e 3145 italiani. Tra il 4 e il 6 ottobre i 148 ufficiali italiani catturati, appartenenti al 10º Reggimento fanteria “Regina”, subirono un processo sommario, a conclusione del quale si decise che tutti gli ufficiali italiani sarebbero stati fucilati. Alla fine, dei 148 ufficiali, sette passarono con i tedeschi, 28 riuscirono a fuggire in Turchia (tra cui Giuseppe Bagno), 10 furono ricoverati in ospedale per poi essere trasferiti prigionieri in Germania, mentre gli altri 103 furono fucilati. Il generale Müller fu accusato di crimini di guerra da un tribunale militare greco e condannato a morte.

1 - Estratto dal foglio matricolare di Giuseppe Bagno (ASRo, Distretto Militare, Fogli Matricolari, Classe 1921).