La famiglia Bettarello
Emilio Bettarello fu capostipite di una delle generazioni di rugbysti più importanti e numerose del rugby italiano. Sposato con Argia Moretto nel 1914 ebbero 10 figli: Armando, Prassede, Mafalda, Pasqualino, Giancarlo, Piergiorgio, Luigino, Fortunato, Romano e Ottorino, questi ultimi tre rugbysti.
I fratelli Bettarello
Fortunato giocò in mischia con la Gil negli anni 1942 – 43, poi venne catturato dai tedeschi e confinato nel campo di lavoro di Datteln, al ritorno smise col rugby.
Romano ed Ottorino arrivarono al rugby nel primo dopoguerra con luminose e lunghe carriere, ricche di titoli italiani.
Romano Bettarello
Romano ottenne vari record: 340 partite disputate in 20 anni, 1046 punti segnati (per due stagioni metaman rossoblu), sette titoli italiani conquistati. Ottorino con 2 scudetti col Rovigo e 4 con le Fiamme Oro Padova.
Romano sposò Bruna Merlin, cugina di primo grado di Benito, estremo rossoblù per 17 stagioni, e ha avuto tre figli, Stefano, Simonetta e Paola.
Inaugurazione della Rotonda dedicata a Romano Bettarello, 2016
Stefano Bettarello
Stefano ha avuto una carriera sportiva di tutto riguardo, in particolare è stato il giocatore italiano più conosciuto al mondo nella sua epoca, il primo a vestire la maglia prestigiosa dei Barbarians, celebre selezione ad invito, l’unico italiano con un posto nella ‘Walk of fame’ a Rugby, la città dove è nato questo sport.
28 novembre 1979, Italia-All Blacks
28 novembre 1979, stadio Mario Battaglini di Rovigo. Italia-All Blacks 12-18. Stefano Bettarello impegnato in un calcio di punizione.
La famiglia Zanella
Mafalda Bettarello, una delle sorelle di Fortunato, Romano ed Ottorino, sposò Mario Zanella ed ebbe cinque figli: Alberto Maurizio, Leonella, Roberto, Alessandro e Patrizio. Alberto Maurizio ha giocato a rugby a livello giovanile.
Nella foto, da sinistra: Alessandro, Alberto Maurizio, Leonella, Roberto, lo sposo Gianni Beciati, Patrizio (per gentile concessione Patrizio Zanella)
Alessandro Zanella
Alessandro, classe 1954, ha disputato 182 partite in serie A nel ruolo di estremo (1 in Nazionale), realizzando 19 mete, 1 drop, 1 trasformazione e 1 calcio piazzato (182 punti) e vincendo due scudetti nel 1976 e 1979. Coniugato con Fabrizia Ferrarese ha dato alla luce Michele e Nicola, entrambi rugbysti
Patrizio Zanella
Patrizio, classe 1957, ha disputato 146 partite in serie A come tre quarti centro, realizzando 15 mete e 1 calcio piazzato (63 punti) e vincendo gli scudetti 1976 e 1979. Coniugato con Doriella Silvestrin ha avuto tre figli: Marco, Cristina e Lorenzo.
La carriera come allenatori
I due fratelli Alessandro e Patrizio hanno poi svolto la carriera tecnica allenando il Rovigo, risultando decisivi per salvare stagioni difficili e sofferte dove la squadra rossoblù dovette affrontare molte avversità sportive ed extra sportive. Alessandro ha allenato il Valpolicella S.Pietro in Cariano, portandolo in serie A2. Patrizio ha allenato tutte le squadre del Villadose.
Ugo e Narciso Zanella
Canzio, fratello di Mario Zanella, sposò Pasquina Caniato da cui nacquero Ugo e Narciso. Ugo giocò a rugby a livello giovanile. Narciso, classe 1952, fu un’autentica colonna del Rovigo per 13 stagioni, 225 partite disputate in serie A come terza linea ala, 17 mete realizzate e due scudetti vinti, nel 1976 e 1979. ‘Narci’ Zanella è stato uno dei giocatori più amati dal pubblico rodigino, sia per la generosità in campo, sia per le poche convocazioni in nazionale, nonostante alcuni campionati disputati a livelli eccelsi.
Benito Merlin
Benito Merlin (17 novembre 1935 – 25 aprile 2018) fu l’estremo del Rovigo per 17 campionati, 207 presenze, 9 punti grazie a 3 calci di rimbalzo. Vinse i 3 titoli italiani degli anni ‘60. Nessuna meta al suo attivo, ma con i suoi placcaggi efficaci ne salvò decine e decine.
Nella foto: Benito Merlin (per gentile concessione Dorina Giunta).
I cugini Patrizio Zanella e Stefano Bettarello, fine anni '60
La foto mostra i ragazzini del minirugby del Rovigo che alla fine degli anni ‘60, quindi prima della nascita della Società Lotario Monti, disputarono un torneo sul campo dello stadio di viale Alfieri che nel 1971 venne intitolato a Mario Battaglini. Patrizio Zanella solleva la coppa, sotto di lui, al centro c’è il cugino Stefano Bettarello (per gentile concessione Patrizio Zanella)